Civita di Bagnoregio: strategie per un gioiello fragile
Costruita sulla cima di una collina di tufo che va erodendosi nel tempo, circondata dalle valli dei fiumi Chiaro e Torbido e collegata a Bagnoregio solo da un ponte sospeso a 70 metri di altezza, Civita di Bagnoregio è un borgo del XIII secolo costruito su un “versante instabile”. Una definizione un po’ asettica che nella pratica significa costanti interventi di ristrutturazione e rafforzamento per permettere a questo piccolo gioiello architettonico di mantenersi in vita, contraddicendo un’altra sua definizione, quella di “città che muore”. E’ la ragione per cui l’Ente del Turismo Italiano ha selezionato Civita di Bagnoregio come beneficiaria di alcuni finanziamenti destinati alla salvaguardia dei piccoli borghi.
E per non cristallizzare la fragile bellezza di questo luogo, ma condividerla con i suoi (pochissimi…) abitanti, da alcuni giorni è possibile respirare la suggestiva atmosfera di Civita soggiornando in una casa presente su Airbnb, la piattaforma online che mette in contatto chi cerca un alloggio per brevi periodi con chi dispone di uno spazio da affittare. Casa Greco, un edificio storico danneggiato da una frana negli anni ‘80, è stato restaurato e trasformato in un’affascinante residenza d’artista che ha il Sindaco di Civita Francesco Bigiotti come host.
E’ il primo edificio pubblico in Italia a essere inserito permanentemente su Airbnb, grazie a una partnership con il Comune che utilizzerà il ricavato per finanziare progetti culturali, mentre Airbnb donerà la propria commissione all’amministrazione locale.
I designers Alberto Artesani e Frederik De Wachter di DWA Design Studio, incaricati di trasformare gli interni, hanno elaborato un progetto architettonico che ricerca il dialogo tra la contemporaneità e le tracce ancora visibili del passato. Alcuni celebri oggetti del design italiano, come le poltrone Cassina Utrecht, disegnata da Gerrit Thomas Rietveld nel 1935, e Lady di Marco Zanuso del 1951, sono presenze discrete eppure potenti in questo contesto antico. Anche i colori diventano testimoni parlanti del rapporto tra il paesaggio mutevole e gli interni, dove si ritrovano le tinte grigie della nebbia che può avvolgere Civita e farla quasi scomparire, ma anche il blu dei suoi cieli estivi, il verde degli alberi e l’ocra del tufo.
Attraverso un mix di materiali tradizionali e arredamenti moderni, asseconda il passare del tempo e la natura circostante grazie ad ambienti versatili, che possono trasformarsi: la casa ha una sola stanza da letto ma può accogliere anche cinque persone.
Francesco Simeti, artista italiano con studio a New York, ha creato un’installazione pensata per la residenza. “Plunged into Gullies, Entangled in Orchids”, collocata nell’area soggiorno e ispirata ai dipinti del Rinascimento e al paesaggio che circonda Civita, è un arazzo contemporaneo che rappresenta le gole delle valli attorno al borgo e le orchidee che vi crescono spontaneamente.