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Tessitura Luigi Bevilacqua a Venezia, raccontare il velluto

“La tessitura Luigi Bevilacqua, guidata dall’omonima famiglia, porta avanti una delle tradizioni più antiche di Venezia. Produce tessuti pregiati per l’arredamento e l’alta moda: velluti, damaschi, lampassi, broccati e il prezioso velluto soprarizzo, realizzato ancora oggi a mano, e lo fa con telai originali del ‘700 ai quali ha affiancato la produzione meccanica.”

Il sito www.luigi-bevilacqua.com dischiude ai frequentatori della rete un mondo affascinante, antico ma proiettato nel futuro e molto ben descritto utilizzando la formula classica del sito internet. Un’impaginazione elegante, testi che ripercorrono la storia della manifattura dei velluti con profonda levità, informazioni mai scontate e ridondanti, foto molto curate ma “vere”. Grazie a Cicci Legrenzi per il post che ci ha fatto scoprire questa realtà imprenditoriale e la sua inclinazione a raccontarsi in un modo coinvolgente.

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Un giorno al museo di impresa

fattidistorie_mumec Si parla tanto di made in Italy, ma quanti di noi conoscono da vicino la storia dei prodotti simbolo della produzione italiana? La visita a un museo di impresa aperto al pubblico può essere l’occasione di piacevoli scoperte. Una lista completa si trova su Museimpresa, l’associazione promossa da Assolombarda e Confindustria. Ce ne sono sparsi lungo tutta la penisola, ecco qualche suggerimento.

Il bosco in casa. Storia controcorrente di un’impresa biocompatibile

2_fattidistorie-IlBoscoInCasa-fiemme300011In un libro la storia di Fiemme3000, azienda trentina nata 25 anni fa e chiamata così perché la Val di Fiemme è sempre stata conosciuta come quella dei 3.000 alberi pro-capite, proprio la zona colpita dall’ondata di maltempo che nell’autunno 2018 ha abbattuto oltre 1 milione di alberi in Val di Fiemme e quasi 14 milioni nei boschi di Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Fiemme3000, specializzata in pavimenti e arredamento in legno, ha da subito fatto della biocompatibilità applicata al mondo dell’abitare il fulcro della sua produzione.

Il museo di Villa Bernasconi, storytelling tra Liberty e nuove tecnologie

A dicembre 2018 ha riaperto il Museo di Villa Bernasconi, nella stupenda villa Liberty a Cernobbio, sul Lago di Como. Non è un museo tradizionale, ma un percorso interattivo e multisensoriale tra contenuti multimediali, oggetti e documenti storici in prestito da collezioni museali e private. La “Casa che parla” – come è definito il Museo poiché è la villa a raccontarsi e a condurre i visitatori lungo un itinerario alla scoperta della sua storia e delle persone che vi hanno abitato dal 1906 in poi – si ripresenta al pubblico multiesperienziale e interattiva, con installazioni che uniscono tecnologia e storytelling. Nella “Bacheca degli oggetti parlanti”, per esempio,  gli strumenti di lavoro recuperati tra gli ex dipendenti delle Tessiture Seriche Bernasconi e le ditte che ne hanno raccolto l’eredità, fanno ascoltare la loro voce grazie a sensori che si attivano con il contatto. Al piano superiore è raccontata la storia dell’imprenditore Davide Bernasconi, il primo proprietario della Villa, quella della sua famiglia e soprattutto dell’azienda da lui fondata, le Tessiture Bernasconi, con un focus sul ruolo innovativo e sulla ricaduta che la sua attività imprenditoriale ha avuto per tutto il distretto serico e per il territorio.

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Cernobbio allestimento museo Villa Bernasconi

Fiera di Milano. Un archivio del futuro

La mostra “Prospettiva. Viaggio negli archivi di Fondazione Fiera Milano” alla Triennale di Milano (23 novembre-20 gennaio 2019)permette di sfogliare cataloghi, rigirarsi tra le mani (con candidi guanti di cotone) foto originali e materiali di un archivio oggetto dal 2011 di una grande opera di catalogazione. E dal recente passato emergono le immagini quasi commoventi delle Fiere Campionarie degli anni ’50, del pubblico stupefatto di fronte all’innovazione dell’industria manifatturiera, dei padiglioni espositivi nel cuore della città.

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L’Europa finanzia un progetto di Fattidistorie

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L’essere cittadini europei comporta vantaggi e criticità sui quali si può anche discutere. Ma tra gli aspetti positivi c’è senz’altro la possibilità di accedere a sostegni economici di alto livello. Con il progetto “Storylines. Storytelling for competitiveness in European enterprises”, realizzato in collaborazione con la startup i-strategies, Fattidistorie è risultata vincitrice di un bando europeo per il quale otterrà, insieme agli altri partner internazionali, un finanziamento di 220mila euro.

Con il latte nelle vene. La storia di Sabelli spa

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“Con il latte nelle vene”, edito da Capponi Editore, è l’autobiografia (raccolta e scritta da Gianluca Vagnarelli con l’editing di Luisa Pianzola di Fatti di Storie) di Archimede Sabelli, ultranovantenne fondatore della Sabelli Spa, azienda casearia che nel 2021 compirà 100 anni con la quarta generazione, i nipoti Angelo Galeati e Simone Mariani, ancora alla guida del gruppo con sede ad Ascoli Piceno

Eric Kuster Interior Design. Lusso con l’anima

fattidistorie.it_eric_kuster1250 pagine brossurate per la recente monografia “Eric Kuster Interior Design”, pubblicata dall’editore tedesco teNeues e dedicata a un astro della progettazione europea, olandese di nascita ma radicato a Londra. Lusso lusso lusso. O meglio “luxury”, come si dice oggi nel linguaggio un po’ trito del design. Per i lavori di Kuster, la definizione non può prescindere da questa parola “da maneggiare con cura”. Perchè i suoi progetti – profusione di materiali pregiati, spazi grandi ma non intimidatori, rivestimenti che più belli non si può, attenzione maniacale ai dettagli ça va sans dire – esprimono

MuSa di Salò. Quadri immersi nel colore

2fattidistorie_Gobbetto_MuseoDiSaloSul lago di Garda il MuSa, Museo di Salò, ospita dal 13 aprile al 9 dicembre 2018 la mostra “Italianissima”, organizzata da Contemplazioni, giovane team composto da Giovanni Lettini, Stefano Morelli e Sara Pallavicini. Una raccolta di oltre 80 dipinti del ‘900 che portano la firma di