Bisazza, il rivestimento in mosaico di vetro diventa arte
A Bisazza, uno dei brand più autorevoli nell’ambito del design e leader mondiale nella produzione del mosaico di vetro per la decorazione di interni ed esterni, fa capo anche una Fondazione alla quale è stata dedicata una recente monografia edita da Rizzoli. Nell’introduzione il giornalista inglese Ian Phillips scrive che “Se l’eroina vittoriana per eccellenza ideata da Lewis Carroll, Alice, cadesse nella tana di un Bianconiglio del XXI secolo, senza dubbio si troverebbe a suo agio alla Fondazione Bisazza… qui fanno bella mostra di sé una poltrona monumentale multicolore alta più di tre metri, un candelabro sfavillante color argento, di circa 850 chili, ricoperto di migliaia di tessere musive; e una meravigliosa, stravagante automobile rivestita di mosaico.” Il libro è un viaggio dentro la Fondazione Bisazza – a Montecchio Maggiore (VI) – dove, su una superficie di oltre 8000 mq, un’ampia collezione permanente testimonia la passione della famiglia Bisazza per l’arte. Un tempo destinati alla produzione di mosaici, gli spazi sono stati recuperati e convertiti in ventuno sale per ospitare opere e installazioni firmate da architetti e designer contemporanei che, nel corso degli ultimi vent’anni, hanno immaginato inedite applicazioni del mosaico, come Aldo Cibic, Richard Meier, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Marcel Wanders, dagli artisti Sandro Chia e Mimmo Paladino, oltre alla maison fiorentina Emilio Pucci. Il volume ha anche una sezione dedicata alla “Fotografia di Architettura”, con opere di grandi maestri cui si aggiungono gli scatti del celebre fotografo giapponese Nobuyoshi Araki, realizzati appositamente per la Fondazione.