La storia del Palazzo del Capitano del Popolo, che si affaccia sulla centrale Piazza del Monte a Reggio Emilia, comincia nel 1280. E’ l’inizio dell’età dei Comuni e il palazzo è la sede della nuova figura eletta per governare la città. I Capitani si avvicendano fino al 1327 quando, con l’avvento delle Signorie, prendono il potere prima i Gonzaga, poi i Visconti, i Terzi e infine gli Este. All’inizio del ‘500 il Palazzo viene di fatto abbandonato, tanto che la municipalità, preoccupata per le spese di manutenzione, affitta i piani superiori ai fratelli Baldicelli degli Scaruffi che ne fanno una “bona ac capace hostaria” per i viaggiatori. Da allora, cambia molte volte nome (Osteria del cappello, Osteria del cappello rosso, Locanda della Posta, Locanda della Posta dei Cavalli, Albergo della Posta…) e gestione, mantenendo però inalterata la destinazione alberghiera. Nel 1919, quando lo acquista l’imprenditore Eugenio Terrachini, l’aspetto originario dell’edificio e ogni traccia del passato sono scomparsi dietro a una lunghissima serie di rifacimenti. Il nuovo proprietario si appresta a farlo demolire per costruirne uno avveniristico per l’epoca, ma la Sovrintendenza per i Beni Architettonici di Bologna, che deve approvare il progetto, impone di rimuovere l’intonaco per verificare lo stato di fatto. Un’operazione provvidenziale: vengono alla luce le vestigia di un’antica e affascinante struttura medievale, tanto pregiata da indurre l’ente ad esigere il recupero totale dell’antico palazzo. Terrachini, imprenditore illuminato e appassionato, dà avvio a un imponente restauro e restituisce così a Reggio una preziosa testimonianza architettonica, attraversata nei secoli dalla storia politica, sociale ed economica della città. Nel 1986-87 un altro importante intervento aggiorna gli impianti e rinnova gli interni dove vengono collocati pregiati pezzi di antiquariato in stile Liberty. Dal 1919 la proprietà è rimasta sempre la stessa e si è occupata della gestione diretta dell’albergo con le nuove generazioni della famiglia, oggi rappresentata dal direttore Umberto Sidoli, bisnipote di Eugenio Terrachini. La bella storia dell’Hotel Posta, un elegante Quattro Stelle irrinunciabile se si cerca a Reggio Emilia un albergo di charme, è raccontata in un libro pubblicato nel 2015 e curato da Giulio Bizzarri: “L’Hotel Posta a Reggio Emilia. Cinque secoli di ospitalità nello storico palazzo del Duecento”.