Al viaggiatore curioso che scopre questo bellissimo hotel sulla riviera marchigiana, l’elemento sorpresa è servito in quattro mosse. La prima è la località in cui si trova: chi si aspetterebbe un simile gioiellino a Pedaso, (Fermo), piccola località conosciuta ai più come svincolo autostradale? Seconda mossa: l’architettura piuttosto anonima, negli esterni, dell’edificio: palazzina signorile, sì, ma mimetizzata nel contesto urbano a pochi metri dalla spiaggia. Poi, entri e ti si apre un mondo. Fatto di pavimenti in seminato veneziano, soffitti affrescati, tessuti e tendaggi finemente decorati, arredi e oggetti d’epoca. Insomma, la ricostruzione, filologicamente impeccabile, degli interni settecenteschi di quella che, prima di diventare albergo, era un’elegante villa privata. E siamo alla quarta mossa. La storia del Relais Villa Ricci. Una storia che parla di pescatori, ricche famiglie austriache e firme dell’alta moda. Ma andiamo con ordine. Nel ‘600 la struttura è un deposito per gli agrumi che arrivano dalla Sicilia diretti verso Austria e Germania (il punto dove attraccavano le barche ora è la pregiata cantina dell’hotel, che vanta anche una ventina di bottiglie appartenute alla famiglia Rothschild). Nel ‘700 l’edificio viene acquistato da una famiglia austriaca che lo trasforma in residenza a più piani. All’inizio degli anni Duemila il nuovo proprietario è Renato Ricci (da cui il nome dell’hotel), ex manager di Gucci che converte la villa in raffinato relais frequentato da firme della haute couture come Tom Ford e Roberto Cavalli (autore degli arredi di una sala dell’hotel). Et voilà. La sorpresa è servita. Per chi volesse verificare di persona, il relais offre dieci camere, un rigoglioso giardino interno e un ottimo ristorante.