scegli un quadro

Tra i capolavori esposti in questa mostra, ho scelto il ritratto di Manuel Pallarès di Pablo Picasso, un dipinto del 1909 emblematico del dinamismo inesauribile che è stato uno dei tratti distintivi di tutta l’opera di Picasso: qui, nel recinto di una pittura ancora realistica, si annunciano le scomposizioni del periodo cubista. Ma il motivo che ha suscitato in me un’empatia immediata con questo dipinto ha anche una matrice molto personale. Mi ricorda un quadro che vedevo da bambino. Era un autoritratto di mio nonno, il pittore Piero Bonetto, realizzato negli anni della seconda guerra mondiale: i tratti del volto marcati, gli occhi pensosi di Manuel Pallarès, pittore e amico fraterno di Picasso, mi hanno riportato indietro nel tempo, restituendomi il ricordo del nonno che lavorava in una grande stanza nello studio di designer di mio padre Rodolfo, in via Vincenzo Monti a Milano. Entrando in quello spazio dove regnava un suggestivo disordine fatto di oggetti accatastati e tele sparse un po’ ovunque, sentivo il profumo intenso dei colori ad olio e delle tempere ed ero catturato da un’atmosfera per me bambino indecifrabile, di cui però percepivo in modo un po’ indistinto il fervore e la bellezza. La pittura è una forma della creatività che si avvicina al design, che è il mio lavoro. In entrambi i casi si attua un processo creativo che fonde intuizione, tecnica, emotività e i risultati più felici di questo percorso – per certi versi misterioso – definiscono qualcosa che ha un impatto visivo forte ed evocativo.

“Adotta un’opera d’arte” in occasione di DAGLI IMPRESSIONISTI A PICASSO
I CAPOLAVORI DEL DETROIT INSTITUTE OF ARTS AL PALAZZO DUCALE DI GENOVA
Dal 25 settembre 2015 al 10 aprile 2016