Pregiudizi e luoghi comuni sui tassisti? Tanti. I taxi, chi più chi meno, li utilizziamo un po’ tutti, ma alzi la mano chi, su un percorso conosciuto, non drizza le orecchie per capire se il conducente…bara allungandolo un po’. Sarà anche per questo che il libretto “Taxisti…che gente” edito per Taxi Torino (fusione delle cooperative Radio Taxi 5730 e Pronto Taxi 5737) suscita curiosità.Nella capitale italiana dell’auto, le storie raccontate da Domenico Regis, ex tassista con la passione per la narrazione, partono dal ricordo delle carrozze che ai primi del 900 attraversavano la città, l’inizio del servizio di trasporto pubblico torinese. Nel 1904 nel capoluogo piemontese c’erano solo 145 auto che, inizialmente accompagnate dalla sfiducia di molti, nel tempo divennero una presenza familiare. Tra aneddoti, personaggi curiosi, soprannomi, “Taxisti … che gente” parla degli eventi che hanno segnato la nascita e l’evoluzione del servizio di taxi a Torino. Dalle prime cooperative al lancio delle stazioni radio, la capacità tutta italiana di reinventarsi, di far fronte alle emergenze, di essere creativi caratterizza anche le persone alla guida delle auto bianche (il colore dei taxi a Torino). Nel libro non mancano passaggi poetici: un piccolo saggio dedicato alla stazione di Porta Nuova, il primo centro di smistamento per le corse in taxi, e ai vigili di Torino, amici-nemici che aiutano i tassisti a emergere dal traffico della città. “Taxisti … che gente” è il ritratto di un mondo sconosciuto ai più e talvolta giudicato alla leggera dal grande pubblico. Sarà anche per questo che i tassisti di Taxi Torino sono molto attivi sui social, dove la voglia di raccontarsi li porta a intrattenere un dialogo costante con pubblico e clienti. Taxi Torino è uno dei 31 Best Case di Corporate Storytelling che entreranno a far parte della mappa digitale presto navigabile sul sito www.storylines.eu, il progetto europeo di cui è partner Fatti di Storie.